COPIARE, VOCE DEL VERBO IMPARARE INSIEME



SCAGLI LA PRIMA PIETRA CHI NON HA MAI COPIATO!
Copiare è un verbo che nel mondo della scuola ha due significati che potremmo definire antitetici. Ri-copiare un brano sul proprio quaderno, ri-copiare l’esercizio… e poi eseguire un dettato: tutti esercizi di copiatura che hanno avuto fino ad ora un profondo significato “positivo”.  Ma c’è anche un aspetto che il qualche modo colloca il copiare come elemento negativo del mondo scolastico: “hai copiato!!”, “mi raccomando non copiate…”, “vi metto distanti così non potete copiare…”. Sono frasi tipiche che gli insegnanti pronunciano durante una esercitazione, un compito in classe o lo svolgimento di una attività individuale. Ora, io credo che siano poche le persone che, nel corso della propria carriera scolastica, non abbiano fatto l’esperienza di “copiare”. E ci sono persone che, avendo poi raggiunto posizioni professionalmente del tutto invidiabili, hanno ammesso, magari anni dopo, di aver copiato tante volte da uno o più compagni di classe. Insomma, il copiare fa parte dell’esperienza scolastica. Ma non solo. Pensiamo ai grandi artisti e alle loro scuole. Di molte grandi produzioni artistiche antiche tutt’ora si dice “è di scuola….”  e poi si cita il maestro. Ma gli allievi, contemporanei o non, erano talmente bravi che sapevano copiare benissimo lo stile del maestro, da non saperne poi distinguere le mani. E comunque, anche fra i contemporanei, generalmente tutti gli artisti copiano. È la prima fase della loro esperienza artistica. Quella che generalmente precede la fase in cui un artista trova poi il suo stile e si caratterizza.

Tratto da La pedagogia della lumaca di Zavalloni Gianfranco

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